Disc Dog è l’ultima scoperta tra le discipline cinosportive italiane, anche se la sua creazione risale agli Anni ’70. Proprio mentre il freesbee  spopolava come nuovo passatempo, uno studente americano, Alex Stein, cominciò a giocarci con il suo whippet Ashley. Il 4 agosto 1974,  nell’intervallo di un importante incontro di baseball, Ashley e Alex invasero il campo e mostrarono in diretta televisiva la loro bravura. Da allora il Disc Dog si è progressivamente diffuso, diventando già nel ’75 una disciplina riconosciuta. La filosofia di fondo del Disc Dog è sviluppare secondo alcune regole l’attività di gioco con il cane, nel rispetto delle sue caratteristiche fisiche e attitudinali. Fanno parte del Disc dog:  distance (distance/accuracy), discdogathon, extreme distance, KMarch e molte altre inoltre  il freestyle, di sicuro la più creativa e spettacolare. Visto il particolare dinamismo di questo sport, sono importanti il controllo dell’ottimo stato di salute del cane, l’utilizzo di dischi adeguati alla presa che non arrechino danni a denti e gengive, la scelta di un adeguato fondo, escludendo le superfici troppo rigide e i terreni con buche o irregolarità che mettano a rischio il fisico del cane durante le performance. Gioco, relazione, tecnica di lancio, attenzione e tanto divertimento sono il migliore passaporto per avviarsi a questa disciplina.